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Il Piemonte è stato, negli ultimi decenni del Novecento, una delle prime regioni ad affrontare in modo organico la questione del recupero e della valorizzazione delle gipsoteche presenti sul proprio territorio. Concluso il riallestimento di quelle già musealizzate e in seguito a un lavoro di censimento, condotto da ARTECO e pubblicato nel 2013, nell’ambito del progetto Gipsoteche in penombra: il patrimonio piemontese sono stati organizzati una giornata di studi presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e un workshop al Castello del Valentino (facoltà di Architettura del Politecnico di Torino), al fine di confrontarsi con il problema dei fondi non ancora confluiti in musei o, comunque, tuttora non compiutamente esposti e resi noti al pubblico afferenti ad artisti piemontesi o operanti in Piemonte tra Ottocento e primi del Novecento.

Giornata di studi

. 18 Ottobre 2013 | Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

La giornata di studi ha presentato alcuni dei risultati di maggior interesse del censimento – gipsoteche, appunto, in penombra, spesso rimaste proprietà privata degli eredi – ma delle quali appare ormai imminente la candidatura ad un processo di riscoperta. Con il contributo di esperti delle singole realtà, oggetto di studio, si è voluto puntualizzare alcuni nessi critici relativi al modificarsi nel tempo delle tecniche e dell’organizzazione del mestiere di scultore, e alla valorizzazione dei gessi nella loro specifica funzione all’interno del processo di realizzazione di un’opera scultorea.

Relatori: Sandra Berresford, Fabio Cafagna, Walter Canavesio, Casimiro Debiaggi, Elena Dellapiana, Augusto Giuffredi, Mario Guderzo, Gian Luca Kannés, Cinzia Lacchia, Chiara Lanzi, Laura Marino, Donatella Mossello Rizzio, Alfonso Panzetta, Annalisa Pellino, Paola Pizzamano, Franco Sborgi, Monica Tomiato, Franca Varallo, Paolo Volorio, Giorgio Zanchetti, Beatrice Zanelli.

Ad integrazione della giornata di studi è stata curata una mostra del fotografo Giorgio Stella, dedicata alle cinque gipsoteche piemontesi già musealizzate [Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno (AL); Gipsoteca Pietro Della Vedova a Rima San Giuseppe (VC); Gipsoteca Paul Troubetzkoy al Museo del Paesaggio di Verbania; Gipsoteca Davide Calandra al Museo Civico di Savigliano (CN); Gipsoteca Leonardo Bistolfi al Museo Civico di Casale Monferrato (AL)].

Workshop Gipsoteche accessibili

. 19 Ottobre 2013 | Castello del Valentino, Facoltà di Architettura Politecnico di Torino

Il workshop che ha visto coinvolti alcuni docenti e studenti del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” ha avuto l’obiettivo di individuare buone pratiche di tutela e valorizzazione, con l’ideazione di una rete di gipsoteche che tenga conto del sistema di infrastrutture e delle risorse culturali, materiali e immateriali, presenti sul territorio, al fine di assicurarne la fruibilità in un’ottica di autosostenibilità economica. Attraverso una configurazione multidisciplinare, si è proposto di definire le linee guida e le “regole d’oro” comuni per la conservazione dei fondi e la messa a norma delle strutture che li ospitano, individuare attività e stakeholder con cui attivare sinergie virtuose in un’ottica di value co-creation e di valorizzazione integrata – efficace in termini di tutela e riconoscimento del bene culturale in quanto tale, ed efficiente in termini di autosostenibilità economica nel breve e nel lungo periodo –, infine ipotizzare una piattaforma/interfaccia online funzionale alla raccolta e gestione dei dati, nonché alla comunicazione interna ed esterna. Hanno partecipato laureandi e laureati di corsi di laurea specialistica provenienti da Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

Relatori: Elena Dellapiana, Franca Varallo, Sara Abram, Daniela Russo, Daniele Campobenedetto, Marta Corubolo, Annalisa Pellino, Beatrice Zanelli.
Alcuni anni dopo sono stati pubblicati gli atti della giornata di studi: